La scelta: o con Israele o con il terrorismo
- Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia
- 22 mag
- Tempo di lettura: 5 min
Questa affermazione deve essere alla base di ogni ragionamento quando si parla di antisemitismo. Per chiarezza non ritengo accettabile che qualcuno si permetta di proporre sciocchi distinguo semantici o idiote ironie su chi sia realmente terrorista tra le parti in causa.
Israele ha diritto a vivere all’interno di confini stabili, sicuri e difendibili, con Gerusalemme capitale.
I cosiddetti palestinesi, loro non hanno diritti? I palestinesi sono un’entità inventata dalle Lega Araba nel 1964 in funzione anti-Israeliana e antisemita, il loro unico scopo é l’eliminazione del popolo ebraico in qualsiasi luogo si trovi: possiamo dimenticare tutti gli attentati fatti da questi criminali in giro per il mondo colpendo gli ebrei indipendentemente dalla loro nazionalità? Avete bisogno che ve li elenchi?
Monaco 1972, Fiumicino 1973, Air France 139 1976, Sinagoga di Roma 1982, Achille Lauro 1985, Roma-Fiumicino 1985... l'elenco potrebbe iniziare prima e continuare ma non è questo il mio intento.
Il 7 ottobre 2023 è avvenuto il massacro da parte palestinese verso gli israeliani: donne violentate, famiglie bruciate, bambini uccisi nei forni a microonde, uomini e donne smembrati, centinaia di rapiti rinchiusi nei tunnel di Gaza. Questo ha forse suscitato una reazione nell’occidente che ogni 27 gennaio fa dichiarazioni contro lo scempio della Shoah? Assolutamente no, nel giro di una settimana tutti hanno condannato Israele perché non si è arreso, ma anzi ha avuto l’ardire di difendersi e di colpire tutti coloro che hanno contribuito al massacro perpetuato il 7 ottobre.
Dopo quasi 600 giorni di guerra tutti dovrebbero porsi una domanda essenziale: esistono civili a Gaza? Sinceramente, dopo il massacro palestinese, avete saputo di qualche abitante di Gaza che ha cercato di liberare ostaggi o di fornire informazioni in merito alla loro collocazione? Nonostante gli appelli e le offerte di moltissimi soldi, nessuno lo ha fatto…
Posso dire, senza tema di essere smentito: non esistono civili innocenti a Gaza.
Per mesi ho sperato di essere smentito, ma nessun ostaggio israeliano è stato aiutato a fuggire dai palestinesi. Sappiamo che migliaia di ebrei sono stati salvati in Europa durante gli anni della Shoah da persone che hanno rischiato la propria vita e quella delle proprie famiglie per farlo.
Chiedo quindi ai cosiddetti attivisti e alle ong europee e ai governi, vi piacciono solo gli ebrei che cantano andando nelle camere a gas? Ai benpensanti, vi piace solo l’ebreo che non si ribella alle persecuzioni, ai pogrom, alla Shoah? I francesi, si sono dimenticati quello che hanno fatto al Velodromo di Parigi, cosa ha fatto il loro governo di Vichy? Gli inglesi hanno dimenticato che il mandato britannico sulla paestina mandataria è finito da diversi decenni? Lasciando un pesantissimo strascico di problemi non risolti tipico dell’occupazione coloniale inglese favorendo la contrapposizione e lo scontro tra popolazione ebraica e araba?
Il massacro del 7 ottobre ha fatto emergere il mai sopito antisemitismo, antigiudaismo e antisionismo occidentale, è stato il via libera a colpire gli ebrei ovunque essi fossero. Sembra che per i governi occidentali non sia corretto criticare chi inneggia al terrorismo, ma sia dimostrazione di libertà inneggiare impuniti all’uccisione dell’ebreo. Non vi sembra strano che la censura scatti solo quando si critica l’islam?
In un recente viaggio in Ungheria ho avuto la conferma che il mainstream si alimenta solo di fake-news, ovvero di una continua mistificazione della realtà. Ho constato che nella tanto vituperata Ungheria guidata da Orban ciò che accade davvero è che noi ebrei possiamo vivere senza doverci nascondere, senza dover andare in sinagoghe blindate, senza aver bisogno della scorta per esprimere noi stessi, senza dover guardarci le spalle ad ogni passo.
Mi sembra evidente che per misurare il grado di vera libertà di uno Stato non si possa guardare alla libertà di stampa: ad ognuno è consentito dire qualsiasi fesseria, i nostrani quotidiani nazionali riportano i dati proposti da Hamas come se non fosse un’organizzazione terroristica. Ciò che invece misura davvero il grado di libertà di un paese, per tutti i suoi cittadini, è storicamente espresso da quanto un ebreo può essere se stesso, può indossare la kippah, può pregare Dio senza dover temere per la propria vita.
L’Occidente ancora una volta sta scegliendo una dittatura: preferisce sottostare alla violenza dell’Islam, alla prepotenza, e ai piagnistei di questi che inneggiano alla distruzione di Israele e all’eliminazione del popolo ebraico. È chiaro, il nazifascismo ha vinto perché la sua ideologia ha preso il sopravvento, e l’Europa sia cristiana che illuminista ha piacevolmente accolto l’appello alla distruzione degli ebrei.
Perché penso questo? Com’è possibile che facinorosi che brandiscono la bandiera terroristica palestinese possono monopolizzare impuniti ogni manifestazione? Com’è possibile che chi inneggia alla mia morte come ebreo non venga indagato? Com’è possibile che nelle università si organizzino convegni negazionisti che mistificano la storia, chiamando resistenza il terrorismo? Creando così insegnanti che nelle loro lezioni in ogni ordine e grado di scuola legittimino il terrorismo palestinese.
Com’è possibile che alcuni prelati e loro fedeli neghino l’ebraicità di Gesù?
Dove siete voi tutti che fate viaggi della memoria nei campi di sterminio? Perché non vi battete per la mia libertà di essere ebreo, vivo, adesso, qui?
Se queste domande vi infastidiscono forse è tempo che vi poniate qualche interrogativo.
Vi da fastidio che il Popolo ebraico abbia rifondato uno Stato nella propria terra ancestrale? Vi da fastidio che ci ostiniamo chiedervi conto delle vostre azioni? Che abbiamo smesso di soccombere al vostro odio?
Vi devo aggiornare cari benpensanti: l’ebreo ha finito di soccombere alle vostre angherie, l’ebreo ora combatterà per la propria vita in ogni modo possibile. Ora sta a ogni singolo decidere da che parte stare, o con il Popolo ebraico o con il terrorismo che alimenta la propria propaganda con odio e fakenews. Le zone grigie non esistono, se vi girate dall’altra parte sarete complici, come complici furono coloro che si girarono dall’altra parte durante la Shoah.
Domandatevi anche perché non vi interessa nulla delle stragi di cristiani perpetrate dai terroristi islamici nel mondo, perché non vi interessa la libertà delle donne nel mondo arabo, perché vi interessa solo ciò avviene in Israele? Senza ovviamente preoccuparvi del fatto che le notizie che provengono da Gaza sono fornite da Hamas o organizzazioni contigue a questi terroristi?
Pensate che le ong, la croce rossa, ma anche le stesse organizzazioni delle nazioni unite potrebbero agire liberamente a Gaza se non ci fosse il benestare dei terroristi? Vorrei anche sapere come pensate che si possano sconfiggere i terroristi senza combattere?
Usando un parallelismo rispetto ai vostri ragionamenti pacifisti: gli Alleati sono stati un po’ troppo duri con i nazisti?
A proposito sapete che il leader arabo di Gerusalemme a cui si rifanno i cosiddetti palestinesi durante il secondo conflitto mondiale fu alleato di Hitler e collaborò con i nazisti per la Shoah, promuovendo la costituzione di waffen SS islamiche?
È giunto il tempo delle scelte: o si sta con Israele con la Vita o si sta con il terrorismo islamico palestinese e con la morte.
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia

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