Odiare Israele e gli ebrei non è la soluzione ai problemi del mondo
- Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia
- 4 giorni fa
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L'odio antiebraico è generalizzato, organi di stampa, istituzioni, presunti artisti, accademici e letterati, insegnanti di ogni ordine e grado, tutta l’intellighenzia si è unita e ha trovato il collante per un’azione unitaria: accusare Israele, colpire l’ebreo e difendere e legittimare le azioni delle organizzazioni terroristiche.
Siamo al paradosso, Israele è stato fin dalla sua costituzione attaccato dagli Stati arabi e dalle organizzazioni terroristiche, si è sempre difeso e ha sempre vinto. Con un isterismo raccapricciante, mistificando la realtà, gli aggressori sconfitti, si sono lamentati del fatto che lo Stato d’Israele si sia difeso dalle aggressioni subite invece che collaborare alla propria distruzione.
Le guerre causano morti, purtroppo anche civili, questo dovrebbe essere noto a chiunque, compresi i presunti accademici detentori del sapere. Vorrei ricordare, per l’ennesima volta, che a Gaza nessuno ha aiutato un solo ostaggio israeliano. La complicità dei cosiddetti palestinesi con il terrorismo è oggettiva, non possiamo ignorare né dimenticare i festeggiamenti di donne e bambini il 7 ottobre 2023 quando per le strade di Gaza venivano esposti come trofei i cadaveri dei civili israeliani massacrati dagli uomini palestinesi.
I benpensanti europei con i loro governi non hanno fatto nessuna manifestazione, anzi hanno permesso e incoraggiato le manifestazioni dei supporter palestinesi che rivendicavano la strage commessa da Hamas.
Gli ultras dei palestinesi pensano di nascondere il proprio antisemitismo accusando il governo d’Israele, ma quale governo d’Israele è mai andato loro bene? Nessuno, perché questo prevederebbe riconoscere il diritto all’esistenza dello Stato d’Israele.
Gli idioti propal inondano la rete delle loro bugie, delle loro falsità che regolarmente vengono sconfessate. Utilizzano la menzogna per sostenere la causa palestinese, che è divenuta l'unica causa al mondo da sostenere. I massacri dei cristiani da parte dell’islam, la repressione dei drusi, i diritti delle donne in Iran totalmente calpestati e tutti gli altri drammi nel mondo non contano: per l’antisemita l’unico scopo è accusare di ogni cosa l’ebreo, sia individuo che nazione. Per questo motivo, ci troviamo a vivere con il rischio che andando in autogrill o in un ristorante, o solo passeggiando veniamo aggrediti se non ammazzati dai nuovi nazisti propal. Riceviamo continue minacce, via posta o direttamente, da persone che esplicitamente dichiarano di volere che qualcuno termini il lavoro di Hitler. Per questo credo sia opportuno fare presente a tutti gli odiatori che il tempo del “tiro all’ebreo” è finito, esiste Israele e chi prova a minacciarci deve confrontarsi con il fatto che non solo risponderemo ma che anche vinceremo (se non ci credete chiedete al regime degli Ayatollah!). Le nazioni che hanno deciso di riconoscere uno stato palestinese, agendo in questo modo, dopo il 7 ottobre 2023 più che mai, stanno legittimando e sostenendo l’azione terroristica: stanno affermando che il terrorismo può essere utilizzato e non verrà condannato.
Non capiscono che facendo così decretano propriamorte? Ripassate la storia: tutti coloro che hanno colpito Israele sono spariti, a fronte delle loro maledizioni sono stati maledetti.
I popoli devono ribellarsi ai loro governi collaborazionisti del terrorismo, devono pretendere che i propri governanti sostengano lo Stato d’Israele in questa guerra esistenziale contro i nazipalestinesi, devono pretendere che tutti gli ostaggi catturati da Hamas vengano liberati, subito!
Chi manifesta nelle piazze sostenendo la causa palestinese equivale a chi sostenne nelle piazze Hitler.
Ricordo nuovamente che, il leader spirituale degli arabi durante il secondo conflitto mondiale, il Gran Muftì di Gerusalemme, era ospite di Hitler a Berlino con l'obiettivo di condividere ed attuare la soluzione finale, il progetto di sterminio degli ebrei. Quindi, manifestando oggi per i palestinesi si sta sostenendo quella ideologia, non possiamo ignorare il fatto che da allora ad oggi, i bambini palestinesi (quelli per cui tanto vi strappate le vesti) hanno come libro di testo nelle scuole, anche e soprattutto in quelle sotto l’egida ONU, il Mein Kampf. I cosiddetti palestinesi sono educati secondo la dottrina nazislamica, fusione di due delle idee peggiori partorite da menti subumane.
L’odio nei confronti degli ebrei, ucciderà chi lo sceglie, non solo fisicamente, materialmente ma anche spiritualmente.
Ad ognuno è dato scegliere se salvarsi dal dolore e dalla morte o abbracciarla e restarci.
Prima verrà capito che odiare ed uccidere l’ebreo non è la soluzione ai problemi personali, esistenziali, collettivi, ma esattamente il contrario, prima il mondo intero inizierà a stare meglio!
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia

Amin al-Husseini, il mufti di Gerusalemme, incontra il ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop a Berlino, il 20 novembre 1941.
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