Il diminuire della luce allunga la notte ed aumenta il desiderio di dormire, il corpo domanda riposo. La mattina tarda ad illuminarsi e spesso le nubi rendono la breve luce ancora più tenue. Ciò nonostante la vita continua, ci siamo allontanati troppo dalla nostra natura selvaggia per concederci di rallentare adeguatamente. Peraltro confesso di trovare particolarmente stimolante correre nella stagione fredda. Unico neo è che, nel mio caso, dopo aver corso al freddo l'appetito raddoppia e faccio davvero fatica a far capire al mio corpo che vivo in una confortevole casa riscaldata, non c'è bisogno di fare scorta, d'ingrassare. Temo sia una battaglia persa, credo di dovermi rassegnare a mettere su qualche chilo, non troppi però! Ciò a cui non mi rassegno è l'idea di non procedere nell'allenamento, di non fare il possibile per costringermi ad imparare a sostenere carichi di lavoro intensi. Sono consapevole di dover concedere il corretto recupero al corpo, ed alla mente, ciò che desidero imparare è la ripartenza. Che sia rapida, che mi permetta di procedere che mi lasci riprendere solo un poco più in basso di dove mi sono trovata in gara, così che da lì possa costruire.
La mia naturale ( o forse indotta ) predisposizione alla prudenza ed all'autoconservazione tende a farmi conservare le energie. Quello che desidero vedere è se sono capace di conservare meno energie ed insegnare al mio corpo una maggiore fatica così che trovi risorse per affrontare prove sempre maggiori. Credo di dovermi concedere qualche anno di affinamento prima di lasciare che il naturale deperimento fisico si avventi su di me. Le mie rughe mi piacciono ed anche i miei capelli bianchi ma voglio elasticità, forza, potenza e resistenza.
Foto di Demetrio Serraglia