Questo tempo domanda soltanto che io disciplini la mia anima, che la esorti e la riempia della certezza che viene dal benedire il Signore. Trovo attorno a me, in me molto di cui essere grata e comprendo che nel pronunciare benedizioni apro la mente ai miracoli. Non ho bisogno di vederli accadere perché attraverso la grazia mi trovo immersa nella fede: “certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono”. Mi accorgo che ciò che davvero conta per me, che mi da gioia, stabilità e forza, ciò che mi rende libera è questa fiducia. Ciò che vedo e tocco resta privo di sostanza se non è abitato da Colui che tutto ha creato, per questo “quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il mio bastone e la tua verga mi danno sicurezza.”.
Vedo la potenza del male, riconosco il mio nemico, ne riconosco l’azione, i complici, i servi ma so che nulla può, nulla possono, contro chi trascorre le ore nel servizio al Signore.
Consigli di lettura
Vuoi un assaggio dell’amore del Signore: leggi il Salmo 103
Hai paura? Lasciati rassicurare dal Salmo 23
La fede di Abele, Enoc, Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Raab la prostituta, Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e i profeti è narrata nella lettera agli Ebrei al capitolo 11.