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IL FRANCOBOLLO: REGALO DELL’ANNO 2027

Aggiornamento: 31 mar 2021

L’unica cosa che sappiamo con certezza è che le indicazioni per la settimana arrivano la sera, oltre le 22:00. Dopo un periodo iniziale nel quale il giorno era rimasto fisso, hanno scelto di non offriric un’accomodante abitudine. Hanno preferito sorprenderci. Così che noi non interrompessimo le nostre attività troppo a lungo nell’attesa.

Siamo nella trecentosessantacinquesima settimana della Nuova Era dell’Emergenza, ogni anniversario della prima diretta del Portavoce viene festeggiato con un gioco inedito pensato per coinvolgere tutti i cittadini.

Nelle primissime settimane dell’Emergenza, genesi della Nuova Era, abbiamo pensato che ci saremmo potuti affidare a Lui – a Loro – perché ci hanno detto che non ci saremmo dovuti preoccupare: qui da noi non sarebbe successo nulla.

L’invito ad uscire, a stare con gli amici, a prendere l'aperitivo tutti insieme nei luoghi più alla moda delle grandi città era stato così coinvolgente, grazie anche ai selfie che tutti i membri del Direttorio avevano condiviso sulle piattaforme, da indurre anche quelli di noi che non avevano l’abitudine ad uscire per l’aperitivo a partecipare euforici.

Per due settimane ci siamo incontrati, abbiamo bevuto insieme, ballato all’aperto, ci siamo abbracciati. È stato bellissimo.

Il Portavoce si mostrava sempre più frequentemente su tutti gli schermi e le televisioni disponibili, era, ed è, un uomo molto bello, curato, si esprime con calma, il temperamento caldo si coniuga in maniera perfetta con l’evidente e profonda cultura; da subito ci siamo sentiti come se fossimo suoi figli e figlie: ci siamo affidati.

Abbiamo presto capito di avere sbagliato tutto, di non essere stati abbastanza forti da tenere lontano da noi e dai nostri cari il pericolo: per colpa nostra, della nostra cecità ed inconsapevolezza, eravamo diventati tutti delle potenziali bombe esplosive. È stato subito evidente che l’unico modo per limitare le morti dovute al contagio era seguire con precisione le indicazioni che il Portavoce ci dava. Così, l’appuntamento della diretta settimanale è diventato il nostro momento di sollievo, soltanto Lui – soltanto Loro – potevano sapere che cosa stesse davvero accadendo: mettere le nostre vite nelle Loro mani è stato un sollievo così grande; non essere costretti a decidere nulla. Eseguire semplicemente gli ordini. Ci siamo chiusi in casa; eccezion fatta per quelli tra noi appartenenti alla categoria dei necessari: loro, volentieri, si sono prestati. Il nemico era ovunque: permaneva nell’aria, sui marciapiedi, sulle strade, per non parlare delle maniglie o di qualunque cosa fosse toccata da chiunque di noi. Eravamo, tutti, potenziali portatori di morte.

Per palesare quanto fosse parte integrante di noi, il Direttorio) aveva mostrato che anche suoi eminenti membri erano stati individuati come contagiosi: si erano dovuti auto-isolare.


Come sempre, anche nelle fasi più critiche e difficili c’è sempre qualcuno che non capisce: abbiamo visto tutti gli assassini correre solitari sulla spiaggia, nei sentieri di montagna o peggio lungo le strade deserte delle città. Maledetti bastardi, per fortuna, grazie all’azione congiunta del Direttorio e delle Forze per la Sicurezza e l’Ordine, i droni ce li hanno mostrati in diretta mentre venivano presi e puniti: com’è giusto che sia.

Una grande gioia essere in casa, soprattutto per i genitori appartenenti alla categoria dei non-necessari, che hanno potuto apprezzato il fatto di essere rinchiusi con i figli. La sospensione della scuola è stata salutata da subito con grande entusiasmo, soprattutto da quella parte del corpo insegnante che, preavvisata, ha potuto lasciare i territori inospitali per andare verso le terre più calde e accoglienti del paese.

I primi mesi sono stati così: abbiamo avuto il potenziamento della rete internet, le compagnie telefoniche hanno fatto sconti da subito straordinari, tutti potevamo stare davanti allo schermoper tutto il tempo che volevamo. Bellissimo poter vedere le serie televisive per ore, mettere i bambini davanti ai cartoni animati per intere giornate. Abbiamo potuto comprare qualunque cosa prodotta in ogni parte del mondo, senza pagare i costi di spedizione e sapendo che sarebbe stata consegnata a casa rapidamente, vista l’assenza di traffico. Altrettanto entusiasmante è stato impastare la pizza tutti assieme, seguendo l’invito di qualche cittadino talentuoso, poi la ginnastica nel salotto di casa e cantare dal balcone…

Subito dopo Pasqua, il Portavoce – avendo tutte le informazioni precise portate dalla Commissione – ci ha spiegato che, grazie al sole, ma soprattutto grazie all’azione compiuta da Lui e dal Direttorio, il pericolo si stava attenuando: potevamo gradualmente riprendere ad uscire. Siamo prima tornati tutti al lavoro. Eccetto gli insegnati perché la scuola è, questo lo abbiamo appreso ancora meglio oggi a distanza di sette anni, il luogo peggiore in assoluto, il pericolo mortale può essere arginato soltanto tenendo chiuse le scuole, che ad oggi ovviamente non sono state riaperte.

Estate, potevamo andare ovunque: partire, camminare liberi; tutto aperto anche le discoteche indispensabili per il nostro benessere; non le palestre e le piscine, quelle prima dovevano strutturarsi per essere frequentabili, ma lo stavano facendo. Il Portavoce ci aveva annunciato che, per consentire al Direttorio stanco a causa della fatica portata dalla gestione della situazione, di andare in vacanza, avrebbe fatto delle brevissime comunicazioni, ma, affidandosi al nostro senso di responsabilità, ci avrebbe lasciato fare quello che volevamo. Con grande affetto genitoriale ci diceva sempre: “Se fate i bravi e vi comportate bene, in autunno vi lasceremo ancora liberi di fare, quasi, tutto”.

Arrivò l’autunno, credevamo che tutti quelli che dovevano eseguire le indicazioni fornite dal Direttorio lo avessero fatto. I ristoratori, i gestori delle palestre e delle piscine, i baristi, ci eravamo fidati di loro, ci misuravano la temperatura ogni volta che entravamo, ci obbligavano a disinfettare le mani o ad usare i guanti per toccare qualunque cosa, perfino il nostro stesso corpo; ma, senza dubbio, non hanno eseguito gli ordini correttamente, altrimenti il Direttorio non sarebbe stato costretto ad imporre loro la chiusura.

Il Portavoce era davvero arrabbiato, ci ha sgridato, come era giusto che facesse, lo avevamo deluso, lo abbiamo costretto ad imporci delle limitazioni, di nuovo.

Però, essendo lui il generoso genitore della nazione, aveva escogitato un sistema giocoso e frizzante per farci sentire la Sua presenza costante. Aveva preso i divieti e li aveva abbinati ai colori, così per ogni pezzo di territorio ogni settimana comunicando il colore, noi dovevamo andare a vedere quali fossero i divieti: era così entusiasmante. C’era sempre qualcuno di noi che, in maniera solerte, componeva degli schemi riassuntivi da distribuire ai distratti così da aiutare ad eseguire gli ordini nella maniera più precisa possibile; anche perché, spesso, il Direttorio, per vedere se eravamo abbastanza attenti, apportava piccole modifiche, così che sarebbe stato facile cadere in errore ed essere sanzionati, se non ci fossero stati i volontari della comunicazione semplificata.

Intanto il Direttorio lavorava per noi, imponendo linee guida per la cura e acquistando il maggior numero possibile di dosi di antidoto. Sapevamo che sarebbe bastato seguire le indicazioni dei medici conformi e denunciare quelli che mostravano di non adeguarsi agli ordini.

Per lungo tempo, purtroppo, ci sono stati medici che si sono permessi di andare a visitare i portatori nelle loro case, che hanno prescritto farmaci non previsti dal protocollo; addirittura qualcuno si è permesso di consigliare l’assunzione di vitamine e la formulazione di indicazioni nutrizionali alternative a quelle offerte dal Direttorio.

Noi sappiamo che, attraverso le pubblicità dei prodotti di generose aziende, ci vengono forniti, fin dall’inizio, con chiarezza, le migliori indicazioni alimentari: pasta, pizza, panini, torte, biscotti, con pochi grassi, vino, birra, alcolici con libertà, non esagerare con la carne rossa, favorire la consegna a domicilio per aiutare gli esercizi commerciali e per non interrompere il lavoro da casa. C’era stato, nel corso di quel primo inverno, un progressivo aumento delle restrizioni ma era stata colpa, come sappiamo tutti benissimo, di quei pazzi assassini che erano andati a camminare in montagna o al mare, o peggio quei nemici tra i cittadini che, all’aria aperta quando erano distanti cinque/dieci metri da altri esseri umani, si toglievano la mascherina!

La mascherina: non ci viene neanche in mente di parlarne oggi perché ormai è parte di noi. Da sette anni la togliamo soltanto quando siamo in casa da soli; ormai abbiamo capito che è meglio abitare soli. Il matrimonio, o comunque la relazione fisica, è troppo pericolosa: non ha senso, si può fare benissimo a distanza attraverso una video chiamata. La maggior parte di noi sa che è anche più piacevole, basta ordinare alcuni attrezzi che – particolarmente la Cina – produce con grande accuratezza. Diciamoci la verità, chi meglio di noi stessi sa come procurarsi piacere, inoltre è possibile avere più partner; chi vuoi che sappia se uno si video-chiama solo con uno o con molti nello stesso momento: che libertà abbiamo raggiunto.

Lo svuotamento delle case – dovuto all’effetto inatteso che ebbe l'antidoto somministrato alle persone che avevano più di settantacinque anni nel secondo anno dell’emergenza – aveva favorito la soluzione: una persona per ogni abitazione. Questo aveva permesso anche di ridurre le nascite in maniera considerevole, cosa molto importante considerata la crisi economica causata dall'emergenza.

Purtroppo per qualche tempo c’erano state persone, i soliti pazzi assassini che, non adeguandosi alle indicazioni del Portavoce, avevano insistito ad incontrarsi carnalmente ed avevano quindi intasato gli ospedali con la pretesa di partorire. Anche questi, come quelli che volevano uscire senza mascherine, fare sport in gruppo, mangiare carne e verdura fresca, non prendere le medicine per la serenità che venivano inviate direttamente a casa, erano stati presto emarginati e si erano, come era giusto che fosse, auto eliminati.

Nel corso degli anni il Portavoce è cambiato, il primo, per il fatto stesso di essere stato appunto l’iniziale, ci è rimasto nel cuore. Abbiamo capito subito che l’importante è: non votare. Non è necessario farlo per avere un Direttorio ed un Portavoce capace di pensare per noi, di fare le scelte migliori; scelte che noi non saremmo in grado di fare, se ci venisse chiesto. Onestamente, in una fase di emergenza come quella che stiamo vivendo da sette anni, chi è quel pazzo criminale che crede sia importante votare; ci sono Loro che sanno, che conoscono, che hanno gli strumenti per decidere cosa sia meglio per tutti noi.

Tutti lo abbiamo capito, non siamo mai stati così bene: siamo nella nostra casa, possiamo guardare film, telefilm e documentari di tantissime piattaforme, tutte autorizzate, il cui contenuto sappiamo essere conforme alle indicazioni internazionali di Giustizia Sociale. Siamo consapevoli del fatto che i neri sono meglio dei bianchi, anche i Cinesi, è evidente che sono molto meglio dei bianchi; sappiamo che non ha senso credere in Dio, se proprio si vuole fare parte della categoria dei religiosi possiamo seguire le dirette degli Imam, che, attraverso gli insegnamenti di Maometto, unico Profeta, ci aiutano a comprendere e mettere in atto la sharia, essendo questa conforme ai dettami della Nuova Era dell’Emergenza .

Peraltro si è dimostrato che siamo soltanto noi e gli abitanti del Nord America, ad avere una debolezza genetica: non siamo in grado di resistere agli attacchi delle nuove malattie. In Africa ed in Asia non è necessario che stiano chiusi in casa, loro sono forti, possono sopportare il contatto con gli altri e non vengono uccisi come noi dalle affezione.

Per tutelarci il Direttorio ha predisposto un sistema di consegna automatica della merce, ogni abitazione è collegata ai magazzini centrali e riceve in casa ciò che ognuno ordina; così come le medicine che il Direttorio distribuisce, in particolare gli antidoti, che vengono aggiornati ogni anno e sono sempre più efficaci, soprattutto sui giovani, che video-vediamo sempre più sereni e silenziosi: un grandissimo successo delle aziende farmaceutiche che ci rendono cittadini orgogliosi.

Bisogna riconoscere l’efficacia delle misure adottate nel creare questo nuovo e maggiore equilibro sociale: nessuno ha bisogno di perdere tempo a viaggiare, né in auto né tanto meno in terno o aereo; possiamo vedere e sentire chiunque attraverso le piattaforme autorizzate di video-chiamate; abbiamo sistemi che ci consentono di proiettare introno a noi scenari di qualunque tipo così quando ci video-chiamiamo o facciamo i nostri filmati da mettere sui social, possiamo mostrarci come se fossimo in qualunque luogo del mondo a nostra scelta, a costo zero. Sappiamo tutto di ciò che accade ovunque. Le informazioni sono a disposizione ventiquattrore su ventiquattro, ci vengono offerte dalle piattaforme autorizzate che riportano sempre la fonte. Dobbiamo essere certi che non s’infiltrino stranezze, contenuti creati da gente che pretende di capire e sapere più di quelli che davvero sano: che sono lì per dire a noi cosa dobbiamo fare.

Insomma stiamo davvero bene. Sappiamo che c’è gente che vive fuori dalle città che si ostina ad uscire: dicono di dover sistemare il bosco, oppure di dover fare l’orto, insistono a tenere gli animali da allevamento liberi. Il Direttorio ha fatto una campagna molto chiara sul fatto che non necessario mangiare carne e pesce e che i formaggi migliori sono quelli industriali, le uova devono essere di galline in gabbia nutrite con mangime controllato geneticamente altrimenti rischiamo di ammalarci; abbiamo le farine e i legumi che arrivano da ogni parte del mondo per sbizzarrirci nelle preparazioni; abbiamo il lievito, cos’altro ci serve per mangiare in maniera soddisfacente?

Davvero non capiamo, ma siamo sereni perché sappiamo che, poco a poco, questi ribelli verranno contenuti dal Direttorio, tutto saràregolato, come è giusto che sia.

Ebbene siamo arrivati al settimo anniversario – la trecentosessantacinquesima settimana – come ogni anno ci verrà proposto un gioco. Vediamo cosa ci propongono quest’anno, senz’altro qualcosa di utile alla causa del benessere collettivo.


“Cittadine e cittadini”

Il nuovo Portavoce, davvero simpatico con questo suo accento dantesco e quest’atteggiamento scanzonato, rende così piacevole le comunicazioni.

“Tra pochi minuti – in occasione dell'anniversario della Nuova Era dell’Emergenza – riceverete un dono finalizzato al gioco scelto che faremo in diretta nazionale tutti assieme. Potremo condividere uno dei momenti più importanti della vita di ognuno.”

Ci cattura ancora di più con un istante di pausa accattivante

“Si tratta di una sorpresa, non voglio anticipare nulla. So che farete ciò che vi chiedo perché sapete che ho – abbiamo – a cuore il bene comune.

Riceverete una busta, passate il retro davanti alla fotocamera del vostro telefonino così sapremo che l’avete ricevuta, si attiverà la telecamera frontale: ci vedremo tutti in diretta mentre assieme estrarremo dalla busta il contenuto.

Si tratta di un francobollo, ognuno con un personaggio diverso dei cartoni animati; dovete leccarne il retro ed incollarlo sulla vostra fronte: vedrete sarà bellissimo”

Il sistema pneumatico di consegna si è attivato, apro lo sportellino: la busta, di ottima carta, robusta, bianca; il mio nome scritto con i caratteri che preferisco. Il Direttorio è attento a queste cose, sa che l’apparenza conta come, se non più, della sostanza. Mi tremano le mani dalla gioia di condividere questo momento con tutte le cittadine ed i cittadini. Posiziono la busta davanti alla fotocamera, subito viene riconosciuta ed attivata, come ci aveva detto il Portavoce che, nel frattempo, ci ha promesso di condividere e collegarsi anche lui, come tutti noi, con la sua busta.

Apro e prendo il francobollo, ovviamente il mio personaggio preferito: Paperino. Tutta questa attenzione da parte del Direttorio mi emoziona fino alle lacrime. Sullo schermo davanti a me in rapida successione vedo tanti visi, tutti felice ed emozionati. Compare il Portavoce, mostra il suo francobollo: Topolino. La scelta, conferma la simpatia, la sua sicurezza in sé stesso, il suo genio: come siamo fortunati ad averlo.

“Cittadine e cittadini, vedo che siete pronti. Allora tutti assieme, girate il francobollo, fuori la lingua e via!”

Eseguo i comandi con entusiastica simultaneità, come tutti – guardando il video – in rapida successione compaiono i volti di tutti noi cittadini e cittadine. Ognuno con il proprio personaggio preferito sulla fronte. Uno dopo l’altro vedo alcuni chiudere gli occhi: il volto grigio bloccato nell’espressione ultima. Moltissimi di noi sono, come me, stupiti e sollevati; sereni nel vedere che finalmente il Direttorio ha ridotto il numero degli abitanti del Paese. Era necessario: c’è la crisi, molti di noi, sempre più spesso, ha bisogno di cure ospedaliere, non è sostenibile.


Siamo sereni perché, Loro hanno scelto con attenzione quelli - tra noi necessari - che hanno mostrato di non opporsi mai, hanno agito con genitoriale accuratezza, per il nostro bene, ne siamo certi.

“Cittadine e cittadini, come vedete abbiamo condiviso il momento più bello: la morte dei non-necessari. Alla prossima settimana, vi raccomando, sempre con voi gel disinfettante per le mani, indossate la mascherina e state lontani gli uni dagli altri.

Andrà tutto bene!



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