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Sciopero, lungo ponte, o...?

  • Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia
  • 1 ora fa
  • Tempo di lettura: 3 min

L’estate è appena finita, l’anno scolastico appena cominciato e varie organizzazioni sindacali hanno deciso che è giunto il momento di proporre un bel venerdì e lunedì di sciopero, come non lasciarsi sedurre dalla possibilità di allungare il fine settimana in questa bella stagione?!


Così si simula il consenso, si attirano le adesioni, così sembra che la “causa” proposta sia condivisa dai lavoratori.


Cosa rende del tutto inaccettabile lo sciopero proposto? Che questa volta, si tratta di uno sciopero antiebraico: non lasciamoci ingannare, ogni distinguo tra Israele e popolo ebraico da parte di questi facinorosi è solo pretestuale, è ormai evidente che l’attacco agli ebrei avviene a 360° in tutti i luoghi (scuole, università, istituzioni, ospedali, piazze, strade, alberghi, ristoranti, ecc.).


Studenti universitari esagitati si permettono di interrompere le lezioni quando a loro avviso un insegnante non è allineato con la propaganda propal. Piazze urlano slogan contro Israele e gli ebrei che non criticano il governo israeliano (senza specificare quale governo israeliano sia mai stato di loro gradimento). Trasmissioni televisive danno spazio a personaggi che vomitano il loro livore antiebraico. Violenti interrompono le manifestazioni sportive dove partecipano squadre israeliane con la scusa del sostegno ai palestinesi. Pseudo difensori di diritti umani (di tutti tranne degli ebrei) organizzano tour terrestri e marittimi come gite di sostegno ai palestinesi. L’elenco potrebbe ancora continuare per molte righe.


Perché queste organizzazioni sindacali non hanno mai manifestato o fatto scioperi dopo il pogrom del 7 ottobre 2023 o per la liberazione degli ostaggi sequestrati da Hamas?


Sottolineo come elemento di ulteriore gravità ed insostenibilità delle pretese addotte da chi indice lo sciopero, che in oltre 700 giorni dal 7 ottobre 2023, nessuno dei “poveri civili” palestinese ha mai aiutato un singolo ostaggio israeliano.


Posso invece evidenziare che, noi ebrei ricordiamo molto bene che durante un corteo sindacale il 25 giugno 1982, alcune organizzazioni sindacali deposero, in segno di “protesta contro Israele” una bara davanti alla sinagoga di Roma. Solo qualche mese dopo, alle 11.55 del 9 ottobre 1982, la sinagoga di Roma fu teatro di un atroce attentato terroristico dove Stefano Gaj Taché, di soli due anni, rimase ucciso e altre 37 persone furono ferite.


Gli avvenimenti sono collegati? Non so, ma il clima di odio antiebraico, ieri come oggi, ha posto le basi e sta ponendo le basi perché avvengano, Dio non voglia, attentati contro gli ebrei.


Non credete che sarebbe utile che per evitare che avvengano episodi violenti le autorità preposte dovrebbero intervenire per indagare se ci possano essere legami sospetti tra chi organizza manifestazioni anti-israeliane e organizzazioni illegali che inneggiano all’uccisione degli ebrei e alla distruzione di Israele?


Come può essere che ci siano decine, se non centinaia di persone che a tempo pieno organizzano manifestazioni contro Israele? Da chi sono finanziate? Le ONG che si mobilitano contro gli ebrei sono delle coperture per altri traffici e affari?


Per quale motivo a fronte delle reali tragedie che colpiscono molti popoli in tutto il mondo, si sia sentito il bisogno di catalizzare tutte le risorse personali, fisiche, economiche, mediatiche e mentali solo ed esclusivamente sulla popolazione di Gaza? Rispetto ai veri massacri e ai veri genocidi perpetrati dall’Islam contro chiunque non sia islamico in tutto il mondo, i sindacati che dicono?


Certi silenzi sono molto rumorosi ed inquietanti.


Questi pacifismi urlanti ricordano molto le “manifestazioni per la pace” che sostennero gli accordi di Monaco del 1938, prodromo della catastrofe della Seconda guerra mondiale e della Shoah.


I presunti leader mondiali, ma anche locali, che inneggiano alla pace, giustificando di fatto il terrorismo islamico come arma di azione politica, non vi sembrano essere i nuovi Chamberlain e Daladier, che di fatto sdoganarono i progetti criminali e genocidi di Hitler?


Non pensate che sia giunto il tempo che i sindacati si occupino dei diritti dei lavoratori e non creino falsi problemi solo per nascondere la propria sostanziale inutilità?


Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia


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