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VIAGGIO A CRACOVIA

  • Ariel Shimona Edith
  • 4 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Ho raccolto qui di seguito le impressioni relative al mio recente viaggio a Cracovia. Le notizie che continuano a giungere dalla Polonia mostrano che, quello che mi ha raggiunta mentre la visitavo ha una concretezza, purtroppo. Resto convinta della straordinaria opportunità che risiede in ogni difficoltà, come racconto nella puntata conclusiva.

Spero vorrete ascoltare e condividere con me le vostre impressioni....



Da oggi per qualche episodio vi porterò con me attraverso Cracovia, bellissima città polacca con una importante storia che non sempre è possibile riconoscere attraverso i tour proposti.


Un passato complesso ed un presente altrettanto significativo che sfugge al primo sguardo.


Che cosa è disposta a dire di sé Cracovia?

Cosa cerchiamo percorrendo le sue strade?

Si lasciano incontrare i suoi abitanti?




Procedo nella scoperta di Cracovia, attraversando le strade, i parchi e i giardini.


Come è avvenuto che si sviluppasse il florido turismo di questa città (e forse di tutta la Polonia)?


Che cosa offriva e forse offre di sé, della propria identità, della propria storia Cracovia?


Cosa è nascosto e vietato? Perché?




La Galizia è stata luogo di grande sviluppo ebraico, per circa 500 anni, tra tempi favorevoli e sfavorevoli, una grande comunita ebraica ha visto fiorire spiritualità, importanti studi talmudici, narrativa, musica... Non si trattava di una comunità opulenta, era composta per lo più da persone certamente non ricche, eppure ha saputo restituire vita a villaggi disabitati rendendoli floridi, ed ha offerto il proprio ingegno e la propria operosità perché tutte le popolazioni, polacchi, ucraini e non solo, potessero sviluppare una crescita economica e culturale significativa.


A Cracovia, un tempo abitata da circa 70000 ebrei, oggi fatico a trovare qualcosa di ebraico.

Percorro le vie di Kazimierz l'ex quartiere ebraico con una guida turistica che racconta una storia che non riconosco, di chi sta parlando? Di cosa sta parlando?

Resto e litigo o vado per la mia strada?

Ho scelto la seconda ipotesi e quando l'app nella quale è stato prenotato il tour chiede spiegazioni a fronte delle mie osservazioni sull'ignoranza e la "sterotipizzazione" degli ebrei, mi risponde che "la guida racconta le cose che piacciono alla gente" ...

Che genere di turista vuole ospitare Cracovia?


Una città, una nazione che non vuole fare i conti con la propria storia, con le proprie responsabilità, che plagia, che si finge vittima quando è carnefice... evidentemente preferisce raccontare una storia dell'ebraismo, degli ebrei inventata.


Nel frattempo l'urlo feroce degli assassini del mio popolo mi giunge dalla terra, troppo carica di sangue innocente per accogliere il riposo di chi ne ha le mani ancora sporche.


Israele è viva, ci sono ebrei nel mondo che parlano, pregano, scrivono anche in yiddish, se volete conoscere il popolo ebraico rivolgetevi a noi, non agli eredi dei nostri assassini.


Se visitate Auschwitz o altri campi di sterminio fatelo in silenzio, con rispetto e ricordate che è accaduto perché allora, come ora, c'era chi accusava il popolo ebraico dei propri crimini, per legittimarne la crudele uccisione, ma soprattutto c'erano molte "brave persone" che vedendo ciò che stava accadendo ha scelto di credere alle menzogne, oppure ha semplicemente taciuto, ha lasciato fare...allora come ora!




Si conclude il mio racconto di questo viaggio che ha coinvolto la mia anima, mi ha addolorata, tormentata ma anche colmata di gratitudine perché in ogni esperienza posso vedere il bene e scegliere di benedire.


Con gratitudine raccolgo in me ogni istante, volto, silenzio e sguardo.

Riconosco anche in questo viaggio chi percorrendo Cracovia ha saputo apprezzarla, ha saputo entrare in contatto con la traccia lasciata dalla presenza e soprattutto dell'assenza del mio popolo.


Restiamo nella consapevolezza della ferocia che abita l'essere umano, dell'indifferenza in cui si è potuta compiere la Shoah ed oggi si scatena nuovamente l'odio contro di noi, ma altrettanto riconosciamo l'amore, l'amicizia la lealtà che è ancora più grande anche se meno rumorosa.


Israele è un miracoloso ed esiste, il popolo d'Israele vive e vivrà in Eretz ed in diaspora, come noi i molti che pregano per e con noi perché il Signore è fedele sempre.


Shabbat Shalom 🇮🇱🩵





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