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  • Immagine del redattorearielshimonaedith

31 Dicembre 2023, in Israel it's October 85th

Per una settimana, a causa di una brutta influenza, ho cessato di condividere notizie, dal 7 ottobre, giorno del massacro compiuto da Hamas sul mio popolo, mi ero fermata dal farlo solo per lo Shabbat ed oggi, ultimo giorno del 2023, alla vigilia del mio cinquantunesimo compleanno, ho ripreso a condividere notizie mentre vorrei riuscire a condividere solo preghiere.

Dal 7 ottobre sono stata esposta a materiale inimmaginabilmente orribile. Ma ancora peggio è assistere, da un lato alla reazione di negazione e odio del mondo e, dall’altro, alla sua irresponsabile diffusione di notizie false e teorie del complotto, su una scala ben al di sopra e al di là di qualsiasi cosa abbia mai visto in vita mia.

Mai prima d’ora sono stata costretta a sperimentare un'altalena di emozioni così intensa e assistere a una brutalità così feroce commessa contro la mia gente o qualsiasi altro popolo. È stata una lotta quotidiana cercare di non lasciare che ciò che sentivo pervadesse tutta la mia anima.

Condivido le notizie non perché voglio proiettare sugli altri ciò che sento dentro, anche perché sono circondata da persone meravigliose che rendono evidente quanto il Signore sia forte e l'amore in grado di vincere sempre, nonostante l'orrore di questi 85 giorni io continuo a vedere la scintilla di Dio abitare gli esseri umani ed ho il dono di essere circondata da tantissima Luce, portata da ogni persona che mi circonda, vicina e lontana.

A tratti però fatico a ritrovare la forza per compiere il mio dovere di credente e mi scuso, perché di fronte a tanto generoso amore che ricevo vorrei soltanto diffondere preghiere e Parola e mostrare l'amore grande che abita dentro di me, ma per ora posso solo lasciare che Dio continui il processo di guarigione in me accogliendo la mia incapacità di distrarmi dalla necessità che sento di offrire notizie, perché è il mio modo di lottare per il mio Popolo, per Israele, per la verità.

L'influenza mi ha indebolita fisicamente ma mi ha permesso di guardare e accogliere la mia fragilità e ringraziare il Signore per avermi posto di fronte a questa. Sono colma di gratitudine per tutto ciò che mi accade, anche per questa banalissima influenza perché il Signore riesce a trarre il Bene da ogni situazione.


Preghiamo perché il dolore non continui a bruciare in noi, quando si sta male non si riesce neppure a pregare ma la preghiera degli altri giunge e risolleva il nostro sguardo al cielo. Mi rendo conto che in Israele non sono mai mancate le preghiere perché lo sguardo del Popolo ebraico non è capace di smettere di guardare verso il Signore.







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