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Avviene

  • Immagine del redattore: arielshimonaedith
    arielshimonaedith
  • 18 dic 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Il mattino arriva lento, si nasconde a lungo sotto la trapunta della notte, stende le braccia lentamente, apre a fatica gli occhi bisognosi di molto riposo. Resta come intrappolato a guardare gli strati di cielo tinti dall’alba ghiacciata. Non immagina il desiderio che accompagna il risveglio degli umani dediti alle lancette, forza sconosciuta. La notte ha condotto il desiderio di essere nel mare ad affrontare la resistenza dell’acqua. Indossate scarpe sicure, abbandonato il tepore della casa,

passi scrocchiano sulla neve. Brilla ghiaccio ovunque mentre le cime degli alberi si scrollano di dosso gocce scintillanti attraversate da un fremito di ricerca. Ognuno ad abitare la propria opportunità, canti s’intrecciano, arruffati tra i cespugli bassi oppure altissimi ed invisibili ad osservare disegnando cerchi larghi. Il sangue scalda i muscoli, il cuore asseconda il ritmo che sposta vite desiderose di essere nello spazio largo, ad accogliere il sole. Astro attento a sciogliere soltanto la superficie perché la terra possa riposare, mentre tutto avviene guidato dalla sapienza istintiva della creazione. Può crescere ciò che oggi ancora decresce, accogliente luce. La rotazione del corpo sferico abita una possibilità di oscillazione e distanza che attraversa cieli diversi, mentre, prova a dormire chi ha bisogno del sole per vivere, ed a cacciare chi invece sa guardare attraverso la luce sottile della notte. Dorme nella tana chi riesce ad assentarsi per un intera stagione. Avviene nonostante qualunque decisione, per costanza di una forza irriconoscibile nella sua libera precisione.


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