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Chi è il nemico?

Sempre più spesso mi capita di vedere post, commenti, video, ma anche intere trasmissioni, infarcite di assurde teorie che con la loro violenza ed inconsistenza tendono a vanificare, quando non addirittura a delegittimare, qualunque tipo di posizione critica nei confronti dei governi e delle organizzazioni sovra-governative. A mio parere questo tipo di comportamento rappresenta l’altra faccia della stessa medaglia che si vorrebbe combattere. Dare voce ai parolai che per auto-sostenersi non lavorano ma vanno in giro spacciando per analisi geniali queste teorie, serve solo a rendere inefficace la protesta e le azioni del popolo che, senza inutili personalismi, sta costruendo concretamente vita in opposizione ai continui tentativi di morte posti in essere dal potere.

Ciò che sta accadendo, mi riferisco alla gestione della questione Covid, come anche all’armamento dell’Ucraina contro la Russia, le sanzioni nei confronti di quest’ultima, la faccenda climatica, quella gender… sono tutti strumenti che vengono utilizzati per decretare stati d’emergenza, obblighi, aumenti di prezzi e tariffe, necessari per controllare, opprimere e reprimere i popoli.

Chiunque passi la propria vita elaborando complesse teorie totalmente prive di fondamento storico e scientifico pur di allontanare il più possibile da sé la necessità di lottare contro il responsabile del male che sta, che stiamo subendo, sta facendo il gioco del nemico. Se poi questa persona siede nel parlamento italiano e pur dicendosi contraria a tutto, continua a restare appiccicata alla comoda, calda e proficuamente retribuita poltrona, allora certamente non è da ascoltare. Diffidiamo nello stesso modo di quelli che dicono che chi tira i fili dei burattini che ci governano è un gruppo costituito da super-umani, piuttosto che irraggiungibili potentati. Chiunque dica questo semplicemente ha troppa paura per combattere il vero nemico o peggio desidera far crescere il nostro senso di frustrazione ed impotenza, così che, credendo di non poter far nulla contro entità così lontane e feroci, saremo sempre più rabbiosi e frustrati e quindi controllabili. Chi dice queste cose è esattamente come chi ci governa che ci vuole impauriti, deboli, incapaci. Ricordiamo che il nazismo ed il fascismo hanno reclutato proprio le persone più frustrate ed invidiose, quelle che non erano riuscite a combinare nulla e che piuttosto che fare autocritica o impegnarsi davvero in qualcosa, avevano facilmente attribuito agli ebrei (che controllavano il mondo secondo i pifferai del regime di allora come quelli di oggi) il proprio fallimento e, da buoni frustrati avevano saputo sfogare la propria inettitudine su chiunque si opponesse loro con quella ferocia che contraddistingue proprio gli incapaci.

Non lasciamoci chiudere in posizioni precostituite, in schieramenti. Non si possono assumere posizioni “a pacchetto”. Non ha senso!

Credo che il nemico sia il male che abita la maggior parte dei governi del mondo: le azioni compiute da tutti i governanti contro i propri popoli, esplicitamente ed ufficialmente finalizzate alla distruzione delle famiglie, delle identità, del senso di appartenenza alle proprie storie e tradizione, per giungere in breve ad una sostanziale riduzione del numero degli abitanti del mondo, al indebolimento ed alla sottomissione. Questo è per me il nemico da combattere, non un altro popolo, ma neppure il mio vicino, collega, amico che ha compiuto una scelta diversa dalla mia.

Abbiamo un solo modo per sconfiggere il male che governa il mondo ed è opporre a questo il Bene: l’amore per il prossimo, la comprensione, la condivisione.

Abbiamo la possibilità di creare un mondo fatto di piccole comunità che attraverso il recupero del legame con la propria terra, tradizione, cultura, attraverso la Fede nel Signore, il Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Davide, Gesù, ci dona il vigore e la gioia di restare forti e vivi esattamente dove siamo.

Per questo invito tutti a smettere di seguire assurde teorie del complotto e restare in una viva e vitale relazione con chi ci circonda. Coltiviamo il valore della nostra esperienza personale, che può trasmettere ricordi e conoscenze necessarie alla comunità che sta nascendo. Una comunità che può basare la propria forza sull’azione di ognuno di noi. Una comunità di persone che si sostengono condividendo capacità ed esperienze, che per sapere che tempo fa apre la porta e la finestra e guarda il cielo e se non riesce a vederlo per intero chiede al vicino di casa di guardare la porzione non visibile. Torniamo a domandare alle persone che incontriamo direttamente se abbiamo bisogno di un consiglio, di un artigiano per un lavoro, di un lavoro, di un maestro per i nostri figli… Mettiamoci a disposizione, senza paura chiediamo di essere pagati per ciò che sappiamo fare, oppure proponiamo uno scambio.

Non è più tempo di delegare a nessuno, il male esercita controllo mettendo distanza tra noi e la realtà, cercando di delegittimare l’esperienza diretta, alimentando la paura d’incontrarci e di parlarci faccia a faccia: conoscerci. Il male si sostiene attraverso il nostro risentimento nei confronti degli altri, cerchiamo invece di comprendere davvero chi la pensa diversamente da noi, che ha fatto scelte diverse: aiutiamoci.

Troviamo la forza di opporci al male anche pregando, è fondamentale sapere che noi non bastiamo a noi stessi: abbiamo bisogno della forza soprannaturale che ci viene dal Signore per opporci al male. Quindi impariamo a pregare perché tutti possano trovare la Fede, sentire nella certezza dell’amore del nostro Creatore che il Bene ha già vinto, la morte è già stata sconfitta ed è possibile essere felici qui, ora, essendo esattamente chi siamo se dedichiamo la nostra vita almeno a tentare di rispettare i Comandamenti che il Signore ci ha dato come strumento per la nostra felicità.



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