“O voi tutti che siete assetati, venite alle acque”
- arielshimonaedith
- 6 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Siamo alla fine del mese di Av, stiamo per entrare nel mese di Elul, cominciano i giorni nei quali rielaboriamo quanto è accaduto nel corso dell’anno trascorso e chiediamo scusa, non solo al Signore ma soprattutto alle persone che abbiamo ferito o offeso, preparandoci allo Yom Kippur.
Nell’attraversare questo tempo possiamo attingere all’amore con il quale il Signore ci conforta, non appena ci rendiamo conto di poter affidare a lui il fardello del nostro limite.
Il Signore non ci respinge mai, né ci domanda pagamento alcuno. Siamo noi che, accogliendolo in noi lasciandoci attraversare, possiamo chiedere che ci insegni a portare la nostra attenzione, la nostra energia, verso la necessaria correzione.
Abbiamo bisogno di tornare a Lui, all’essenza nella quale siamo stati creati, continuamente, non basta una volta, si tratta di una scelta che deve essere confermata istante dopo istante, perché ogni riconferma allarga in noi lo spazio per Lui e ci libera dalla prigionia del male.
Abbiamo sempre l’opportunità di scegliere: possiamo restare prigionieri della distanza da Lui oppure possiamo accogliere le Sue indicazioni e vivere in conformità alla Sua parola nella pienezza del Suo amore.
La libertà avviene quando ogni giorno scegliamo di essere guidati da Lui, dal Suo esempio, dalle Sue leggi con determinazione ed impegno, poiché il Signore è fedele sempre e mantiene ogni promessa, mentre noi dobbiamo imparare.
Ascoltiamo dunque Isaia (55, 1-5) «O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro e senza pagare vino e latte! Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, e l'anima vostra gusterà cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e la vostra anima vivrà; e io stabilirò con voi un patto eterno, secondo le grazie stabili promesse a Davide. Ecco, io l'ho dato come testimone ai popoli, come principe e comandante dei popoli. Ecco, tu chiamerai una nazione che non conosci, e una nazione che non ti conosce accorrerà a te, a motivo dell'Eterno, il tuo DIO, e del Santo d'Israele perché egli ti ha glorificato».
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