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Palliwood: invidia patologica.

  • Immagine del redattore: arielshimonaedith
    arielshimonaedith
  • 5 set
  • Tempo di lettura: 2 min

La mia riflessione di questa mattina, che trovate nella diciassettesima

puntata del mio podcast, è scaturita dalla notizia nella quale il CAI annuncia orgogliosamente, di avere intitolata una via aperta sul Gran Sasso, alla richiesta di eliminare Israele dalla faccia della terra: letteralmente "dal fiume al mare".


L'ennesima esempio di questa ceca adesione alla narrativa fantomatica dei pallllestinesi, palliwood, che ormai pare avere contagiato il mondo intero.


Si tratta di una campagna di condivisione e diffusione di odio gratuito e totalmente immotivato verso il popolo ebraico.

L'invidia che da sempre muove l'antisemita ( in tutte le sue declinazioni) ha raggiunto il parossismo: ci invidiano il fatto di essere stati oggetto di sterminio!


Ci invidiano così tanto il dolore delle nostre perdite da fingere di essere oggetto di un massacro che loro stessi hanno fatto e che vogliono perpetrare e alimentano con le proprie dimostrazioni ovunque sia concesso loro.


Si tratta di qualcosa di assolutamente perverso e malato, o forse demoniaco per questo viene condiviso da molti ma altrettanto viene rigettato decisamente da molti di più.

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Nella Parashat di questa settimana troviamo una indicazione che pare essere contraddittoria, ci viene detto di ricordare e cancellare Amalek. Cancellare non significa dimenticare significa andare oltre, sopra: scegliere di essere altro di non farsi ridurre al male per reagire al male.



Dobbiamo lottare per restare Israele, essere Israele in Eretz, nella Terra che ci è stata data, e in diaspora.


Noi siamo ovunque, restiamo ovunque perché nonostante sappiamo di essere in pericolo a causa di chi ci odia, altrettanto sappiamo di non avere nulla da temere perché Hashem è con noi.



“Ma il Signore, Iddio tuo, non ha voluto dare ascolto a Bilam; anzi il Signore, Iddio tuo, ti convertì la maledizione in benedizione, poiché il Signore, Iddio tuo, ti ama.”


Devarim 23,6


Ma anche:


Dopo aver esaminato la situazione, mi alzai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: "Non abbiate paura di loro. Ricordatevi del Signore, grande e tremendo, e combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli, per le vostre figlie, per le vostre mogli e per le vostre case".


Neemia 4, 8


Shabbat Shalom ✡🇮🇱


Ps: nell'audio faccio riferimento alla storia del CAI esempio di, tardiva per non dire assente, autocritica ed evidente incapacità di gestire il senso di colpa per l'adesione alle leggi razziali, ne parla il sito stesso:


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