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Sono già vincitrice

Da un anno a questa parte mi capita molto spesso di pensare che dovrò andare altrove. Non sarebbe la prima volta che migro, per necessità o per scelta, di certo non è la prima volta che sogno di andare a vivere in un altro luogo. A chi non è capitato di sognare di trasferirsi in qualche Paese per le più varie ragioni?

Il pensiero attuale però non appartiene a questo tipo di considerazioni, ha a che fare con il riconoscere il farsi sempre più violento di una dittatura e la sensazione che, nonostante l’opposizione, non ci sia posto per chi, come me, ha scelto di non accettare l’ordine costituito.

La difficoltà ulteriore nasce dal constatare che il regime che guida l’italia è lo stesso che guida la maggior parte dei paesi del mondo e quindi: andare, dove?

Ci sono luoghi nei quali i governi si stanno opponendo e stanno dimostrando che è possibile gestire questa situazione senza opprimere, reprimere, terrorizzare. Mi vengono in mente la Florida ed il Texas, ma mi rendo conto che il governo federale m’impedisce di fatto di accedere a quegli Stati. Forse si potrebbe considerare il Brasile, ma se cambia presidente e arriva uno amico degli amici della cricca che sta governando il mondo...sarei da capo. Guardo con un certo interesse alla Russia ma mi chiedo, anche in questo caso, se non ci fosse Putin?

Insomma la situazione italiana è a mio avviso tra le peggiori ma io non sono venuta a vivere in Veneto per sottomettermi alla situazione italiana, né pre né post covid. Sono qui perché credo che il Veneto non sia italia e resto convinta di questo. Ritengo peraltro che i danni di questa dittatura non siano soltanto quelli legati all’aspetto pseudo sanitario dell’obbligo vaccinale, ma che siano anche quelli che ci stanno imponendo (con la falsa scusa dell’aumento dei prezzi da parte della Russia) bollette inutilmente altissime. Sempre la stessa dittatura ha imposto un aumento assai rilevante e del tutto ingiustificato al costo della carne (così da orientare le famiglie sempre più povere verso il consumo di cibo non nutriente, di pessima qualità, utile solo ad ingrassare ed ammalare!).

Non solo, la stessa dittatura ci offrirà presto la possibilità di accedere ad alcune sostanze stupefacenti legalmente, così da aggiungere all'alcool ed alla facile prescrizione di psicofarmaci, altri strumenti per l’azzeramento delle facoltà mentali. Ma purtroppo non basta, tra non molto sarà possibile chiedere di morire, così i depressi (in aumento esponenziale grazie alla violenta repressione della dittatura) potranno, ad un certo punto, quando cominciano a costare troppo, chiedere di morire; altrettanto sarà per gli anziani, i malati gravi, i bambini che nascono con qualche problema fisico o menale… chiarisco di essere contraria all'accanimento terapeutico, ma credo ci sia una differenza sostanziale tra questo e l’omicidio legalizzato di Stato.

Tralascio, per il momento, considerazioni in merito ad altre questioni, sempre appartenenti all’agenda della dittatura, bastano quelle elencate per confermare il mio desiderio di fuga, la convinzione di non voler fare parte di quella cosa.


In mezzo a questa situazione che potrebbe indurmi a disperare, si fa strada in me una voce:


Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia. (Isaia 41, 10)

Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina.(Zaccaria 9, 9)

io so i pensieri che medito per voi", dice il SIGNORE: "pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. (Geremia 29, 11)

Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. (Giosuè 1, 6)


Allora capisco che nessuna dittatura, nessuna malvagità, nessuna repressione può nulla se resto con lo sguardo fisso al Signore, se accolgo la Sua Parola: sono già vincitrice.

Quindi niente e nessuno potrà indebolirmi, niente e nessuno potrà somministrarmi sostanze, niente e nessuno potrà obbligarmi a mangiare cibo di pessima qualità, niente e nessuno potrà distogliermi dalla certezza d’essere stata creata con amore per essere amata, rispettata, onorata.

Mio dovere e piacere è ricordare questo:

Ascolta, Israele, l’Eterno è il nostro Signore, l’Eterno è uno.

E amerai l’Eterno, il tuo Signore, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. Queste parole che io ti comando oggi devono rimanere sul tuo cuore.

Le farai imparare ai tuoi figli e parlerai di esse quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e delle tue porte.

(Deuteronomio 6, 4-9)





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