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Yom Kippur: Il giorno dell'abbraccio

  • Immagine del redattore: arielshimonaedith
    arielshimonaedith
  • 17 ore fa
  • Tempo di lettura: 1 min

"La gente conosce Yom Kippur come un giorno di pentimento e perdono. Ma Yom Kippur porta ben oltre.

Perché pentirsi significa pentirsi di ciò che si è diventati. Yom Kippur è un giorno in cui si viene accolti perché si torna ad essere ciò che si è veramente.

Tu sei un'anima pura e divina.

A Yom Kippur in quell'abbraccio, sperimenti il ​​legame che quell'anima divina ha con Dio, e desideri vivere in quel modo.

Quindi ti liberi di alcune cose sconvenienti che hai raccolto lungo il cammino e torni a casa, raccogliendo lungo il cammino alcune bellissime mitzvot.

A Yom Kippur torni a casa da Colui che ti abbraccia perché sei chi sei."

Yom Kippur è un giorno di gioia, è il giorno nel quale il satan non esiste.

A prescindere da quello che accade intorno a noi, nel corso dei millenni Israele non ha mai smesso di celebrare questo giorno.

Percorriamo ogni anno il tempo e restiamo così dentro la Torah. Fedeltà che si determina attraverso l'opportunità di compiere mitzvot, precetti, ma anche attraverso la relazione che questo agire determina tra noi e tra noi e il mondo.

Yom Kippur ogni anno mi conduce attraverso una strada nuova che sempre apre la gioia della presenza viva e vitale di Hashem che mi porta ad un incontro più profondo con me stessa e con il mondo.

Grata per l'opportunità che ricevo auguro a tutti i miei fratelli e sorelle nel mondo


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